hold your breath - trattieni il respiro (2012)

Durante i titoli iniziali compare la scritta Asylum, che insinua sempre qualche timore. Eppure, pur essendo un prodotto Asylum, non è fatto male, ma è sviluppato in modo serio. Intendo dire che, a differenza di altre occasioni, qui non sì è cercato di calcare esageratamente le situazioni per farne scaturire un effetto grottesco, comico e ridicolo. Hanno cercato di essere più sobri del solito, evitando le pacchianate.
Il risultato poi è comunque sempre di scarso valore…perché il soggetto è davvero banale: il titolo "trattieni il respiro" fa riferimento ad una specie di leggenda metropolitana (non so se questa diceria sia inventata dal film oppure no) secondo la quale, attraversando un cimitero, bisogna trattenere il respiro...altrimenti, si rischia di respirare ed assorbire qualche anima vagante appartenente ad un defunto sepolto nel cimitero.
Il solito gruppo di ragazzi e ragazze in vena di pic-nic a base di sesso e droghe passa proprio attraverso questo cimitero, una di loro avverte gli altri di trattenere il respiro, ma ovviamente nel gruppo c'è sempre quello alternativo che fa di testa sua pensando di essere il più furbo…che, manco a dirlo, non tratterrà il respiro perché intento a inalarsi marijuana, ma che insieme a questa inalerà lo spirito di un serial killer pazzoide che fu giustiziato molti anni prima proprio nella prigione adiacente al cimitero, ormai abbandonata.
E sto pazzoide sarà ben felice di tornare all'opera, uccidendo qualsiasi creatura gli capiti accanto, usando il corpo di cui è entrato in possesso; oltretutto, lo spiritello malvagio può passare da un corpo all'altro…magari uno starnutisce e lo butta fuori, ma lui viene respirato da quello vicino e siamo daccapo.
Filmetto evitabile, ma neanche così obbrobrioso come si potrebbe pensare. Comunque non un bel film, questo è certo; soltanto un po' meglio di quello che la Asylum fa di solito!